Cronaca Politica Otranto Rimozione dei pontili ad Otranto, Soprintendenza contraria al nuovo progetto Nell’incontro odierno, restano le distanze tra il Comune e l’Ente nonostante la proposta di un nuovo progetto che riduca gli impatti: tutto rimandato a venerdì prossimo con una nuov... 19/10/2018 a cura della redazione circa 2 minuti Nell’incontro odierno, restano le distanze tra il Comune e l’Ente nonostante la proposta di un nuovo progetto che riduca gli impatti: tutto rimandato a venerdì prossimo con una nuova riunione. Nuovo capitolo sulla questione dei pontili del porto interno di Otranto: nella giornata di oggi, era stata convocata una conferenza dei servizi per discutere il nuovo progetto del Comune, nato con l’obiettivo di evitare la rimozione delle strutture come decretato da una sentenza del Consiglio di Stato, attraverso una riduzione dell’altezza della parte emersa di circa 20 centimetri che dovrebbe limitare l’impatto paesaggistico. Nello specifico, la riduzione consisterebbe nello zavorramento dei cassoni con pesi, che non andrebbero ad incidere sull’ecosistema: non solo, stando alle valutazioni del Comune, essendo i galleggianti da tempo in mare, la loro altezza si sarebbe già ridotta fino a circa 47-50 cm, a dimostrazione che si dovrebbe agire solo in minima parte sull’infrastruttura. Ma la Soprintendenza ai Beni culturali, nella persona della sovrintendente Maria Piccarreta e dell’architetta Michela Catalano, ha stoppato in partenza la proposta, dando parere negativo e richiedendo che si proceda allo smantellamento previsto dal provvedimento dei giudici amministrativi, in quanto nello specchio acqueo interessato dalle infrastrutture ricade un vincolo paesaggistico. Inoltre, per l’ente non si tratterebbe di un nuovo progetto ma semplicemente di una variazione del vecchio, motivo per cui non risolverebbe le ragioni che hanno portato alla contestazione di quest’ultimo, sottolineando che, invece, se si trattasse di un progetto diverso andrebbe sottoposto a nuova valutazione d’impatto ambientale. Gli altri enti, coinvolti nella conferenza dei servizi (Provincia, Agenzia del Demanio, Agenzia delle Dogane, Comune e Commissione per il paesaggio), invece, hanno nella maggioranza espresso parere favorevole al progetto, auspicato anche dal comitato “Mantenimento pontili”, che, nei giorni scorsi, ha dato vita ad una serie di iniziative di sensibilizzazione con l’auspicio di evitare lo smontaggio. La Capitaneria di porto ha, invece, manifestato l’intenzione di un ulteriore approfondimento sospendendo il proprio giudizio. Non sono mancati momenti di tensione nel corso del dibattito, quando la Soprintendenza ha ribadito in particolare la necessità di rispettare la sentenza e di liberare lo specchio acqueo interessato dalle infrastrutture. Il sindaco Pierpaolo Cariddi ha chiesto ai rappresentanti dell’Ente di esprimere invece un parere di merito sul progetto. Nel dibattito, si è inserita anche una nota della locale sezione di Legambiente che ha specificato come il rischio d’impatto sarebbe da ricercare proprio nello smontaggio e nel rimontaggio dei pontili, in quanto si trasformerebbe il porto interno in una vera e propria area di cantiere continua. Nessuna decisione, al termine dell’incontro, è stata assunta, con la decisione di aggiornarsi venerdì prossimo in una nuova conferenza in cui si esprimerà un parere sul nuovo progetto: in quella circostanza, se l’unico parere sfavorevole sarà proprio quello della Soprintendenza, sarà quest’ultima ad avere dieci giorni per far rivalere le proprie ragioni, altrimenti si potrà procedere ad una nuova concessione che garantisca il mantenimento dei pontili per tutto l’anno, grazie appunto alla riduzione dell’altezza dei galleggianti. Sarà, però, una corsa contro il tempo, visto che la data ultima per la rimozione dei pontili è fissata per il 31 ottobre prossimo.
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